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FAQ File FatturaPA

Devo emettere una fattura elettronica nei confronti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Come posso indicare in fattura elettronica gli estremi degli ordini elettronici?

Per effetto dell’articolo 3, commi 3 e 4, del Decreto del Ministro dell’ Economia e delle Finanze 7 dicembre 2018, come modificato e integrato dal Decreto del Ministero dell' Economia e delle Finanze 27 dicembre 2019, le fatture elettroniche emesse nei confronti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, nonché dei soggetti che effettuano acquisti per conto dei predetti enti, devono indicare gli estremi degli ordini elettronici dai quali promanano le relative forniture (numero, data ed emittente dell’ordine).

Le istruzioni operative per riportare tali dati in fattura sono illustrate nel Paragrafo 8.1 delle Regole tecniche del Nodo di Smistamento degli Ordini di acquisto (NSO).

Sono un Intermediario qualificato ai sensi dell'art. 3, comma 3, del DPR 322/98, censito in ENTRATEL e devo inviare fatture elettroniche per i miei clienti verso Pubbliche Amministrazioni attraverso il sistema di interscambio; in seguito alle modifiche introdotte dal D.lgs. 127/2015 è cambiato qualcosa nelle modalità di trasmissione?

No, le fatture elettroniche verso la PA possono sempre essere inviate al SDI, che si occuperà del successivo inoltro, nelle seguenti diverse modalità:

Utilizzando il servizio gratuito messo a disposizione dei contribuenti ("Fatture e Corrispettivi") potrà trasmettere solo le fatture da lei emesse oppure quelle dei soggetti passivi che l'abbiano delegata tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.

Il soggetto che intenda delegarla ad utilizzare per suo conto i servizi gratuiti (di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche) disponibili in “Fatture e Corrispettivi”, deve autenticarsi nell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate, accedere nella sezione “Proposte” ed indicare il suo identificativo fiscale per la linea “Fatturazione elettronica”.

 

Perché sul sito FatturaPA non è più disponibile la funzione di generazione di un file "fattura"?

La funzione componeva il servizio di simulazione, messo a disposizione degli utenti perché potessero familiarizzare con il processo di fatturazione elettronica verso le PA (FEPA). La disponibilità della funzionalità gratuita, ai sensi del d.lgs. 127/2015, sul sito dell’ Agenzia delle Entrate e la relativa maturità del processo FEPA, ha reso ridondante la presenza della funzionalità stessa che è stata sostituita da un riferimento ai servizi "Fatture e Corrispettivi". La nuova funzionalità, migliorata nell’ usabilità e nella grafica, permette la generazione di fatture elettroniche destinate sia a PA che a propri clienti privati.

 

Quali sono le caratteristiche del certificato di firma necessario per firmare il file FatturaPA?

Il certificato di firma necessario per firmare il file FatturaPA deve essere un certificato di firma qualificata e cioè rilasciato a una persona fisica previa esibizione di un documento di identità. Il certificato di firma qualificata può essere richiesto a uno dei certificatori presenti nell’ elenco dei certificatori autorizzati pubblicato sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Il Sistema di Interscambio ammette i seguenti formati di firma:

  • CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010,
  • XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures), con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010. L’unica modalità accettata per questo tipo di firma è quella “enveloped”. Inoltre la firma XAdES deve presentare gli element Reference con URI=“” oppure con URI=“#iddoc” dove iddoc indica l’identificativo del documento da firmare: non è possibile quindi omettere l’attributo URI all’interno degli elementi Reference.

 

Qualora io mi avvalga di un Intermediario per il servizio di fatturazione elettronica, chi deve firmare digitalmente il documento?

Il quesito trova risposta nel cosiddetto 'Decreto IVA' (DPR 633/72, articolo 21, comma 1): “Per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio emette fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili, o, ferma restando la sua responsabilità, assicura che la stessa sia emessa, per suo conto, dal cessionario o dal committente ovvero da un terzo”.
Pertanto se ci si avvale di un intermediario per l'emissione della fattura (emissione e non semplice trasmissione), sarà costui, in quanto soggetto emittente, a firmare digitalmente il documento, ma la responsabilità fiscale resta in capo al cedente prestatore.

 

Esiste una relazione tra il progressivo univoco che costituisce parte della nomenclatura del file da trasmettere al Sistema di Interscambio e il campo ProgressivoInvio presente nel file FatturaPA tra i dati obbligatori previsti per esigenze di trasmissione nel blocco DatiTrasmissione?

No, non esiste relazione; il primo ha il solo scopo di differenziare il nome dei file FatturaPA trasmessi al Sistema di Interscambio da parte del medesimo soggetto, il secondo rappresenta un identificativo del file ad uso del trasmittente.

 

Il progressivo univoco, che accompagna l’identificativo del soggetto trasmittente può presentare buchi di numerazione e la numerazione si può differenziare (ad esempio: ITAAABBB00C11D222E_a0001, ITAAABBB00C11D222E_003, ITAAABBB00C11D222E_B0001)?

Il progressivo che costituisce parte della nomenclatura del file FatturaPA da trasmettere al Sistema di Interscambio non deve necessariamente seguire una stretta progressività e può presentare anche stili di numerazione differenti.

 

Nel blocco DatiTrasmissione chi è da intendere quale 'soggetto trasmittente'?

Per 'soggetto trasmittente' è da intendere il soggetto che sta trasmettendo materialmente il file FatturaPA al Sistema di Interscambio (può coincidere con il fornitore oppure con altro soggetto da questi incaricato alla trasmissione). A tale riguardo si evidenzia che il campo ProgressivoInvio corrisponde al progressivo univoco che detto soggetto trasmittente attribuisce ad ogni file che inoltra al Sistema di Interscambio.

 

Come ci si deve regolare rispetto a informazioni che non rientrano fra i campi obbligatori del Tracciato Fattura PA ma che sono obbligatorie per altre norme o disposizioni (es. riferimento al contratto e all’ordine, il cui inserimento in fattura è obbligatorio secondo l’art. 191 del TU 267/2000 Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali)?

Le regole di Fatturazione Elettronica obbligatoria verso la PA non modificano il quadro normativo vigente in materia fiscale e/o amministrativa. Alcuni campi, ancorché facoltativi secondo le specifiche del formato “Fattura PA” possono essere considerati dalla singola Amministrazione vincolanti il pagamento, sulla base di normative specifiche o di accordi contrattuali. In altri termini fatture che non sono scartate dal Sistema di Interscambio (SdI) potrebbero essere contestate dalla singola amministrazione cliente perché deficitarie di informazioni specifiche (facoltative per il Sdi).